La vita fuori - Associazione Peschi

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La vita fuori

MOSTRA DI NINO RICCI
NELLA RESIDENZA SANITARIA
SANTA MARIA IN CHIENTI

Una casa di riposo, luogo di ricovero per persone malate ed anziani, è, fatalmente, anche luogo di nostalgie e rinunce. Responsabilità comune dovrebbe essere quella di trasformarlo in luogo di presenze. È l’impegno che si è data la Direzione della nuova Residenza Sanitaria Santa Maria in Chienti con la collaborazione artistica di Luigi Ricci e Sandro Polci, mettendo in cartellone un progetto, destinato a svilupparsi nel tempo, che si intitola “Dal letto al cavalletto – Pittura e fotografia per condividere”.
Il primo “incontro” si è voluto dedicarlo a Nino Ricci, artista autorevole, a tutti noto in regione e fuori, che da vario tempo è ospite della Residenza dove sta trascorrendo un periodo di riabilitazione. Si è allestita per lui una mostra dal titolo “La vita fuori, dipinti di Nino Ricci” con sue opere dedicate a  “visioni memorabili”, scorci di paesaggi naturali e innaturali, viste di interni, accompagnate dal pensiero di alcuni amici che hanno voluto esprimere all’artista la loro gratitudine e la loro vicinanza anche nell’attuale situazione. Un piccolo catalogo, illustrato con immagini fotografiche di Luigi Ricci e Romano Folicaldi, ne fa da compendio. Vi figurano: Peppino Appella che evidenzia nell’opera di Nino lo “spirito geometrico come spirito di chiarezza”; Fabrizio D’Amico che ne analizza la condizione di “memore  isolato, eppure sensibile a un “altrove, fatto di oggetti che si scambiano ombre, riflessi e pal¬lidi inchini; tuonando invano - senza che il mondo, distratto, vi faccia troppo caso - contro tutti i post-avanguardismi dei nostri anni”. Dichiarazione di amicizia, quella di Romano Folicaldi che dell’espressione di Ricci esalta “veri e inaspettati colpi d'ala, segno di una capacità creativa che capta, in continuazione, non altrimenti descrivibili sensazioni, convinzioni, stati d'animo e ricordi, e li indirizza in maniera precisa (nell’arte)…con la solidità del marmo e la leggerezza di un’idea creatrice”; e Lucia Tancredi che individua nel quadri del Maestro maceratese “un'esattezza, un silenzio ed un nitore che potrebbero comunicare il sospetto di un rito razionale, fatto di rarefazione e di algebra. In realtà, quelli che paiono prismi e volumi geometrici dentro spazi puliti e sgombri hanno angoli morbidi, qualcosa di accorto e distratto al tempo stesso, una modulazione di colori che li fa palpitare, come se in quelle tessere di geometria pura circolasse l'aria”. E Sandro Polci, Valeria e Luigi Ricci, Paola Ballesi e Lucio Del Gobbo si aggiungono con dichiarazioni altrettanto ammirate ed affettuose, scaturenti da  una profonda conoscenza dell’artista consolidatasi  in anni di amicizia e di esperienze artistiche comuni.
Insomma un coro di giudizi e apprezzamenti risultato graditissimo, e persino commovente” all’artista, in una cornice di sue opere di sue opere che hanno invaso l’atrio della Casa, quasi a fargli visita anch’esse come invito beneaugurante per la ripresa di quella consuetudine col cavalletto e con l’arte che ha sempre sostenuto ed esaltato la finezza di pensiero e di sensazioni che l’Artista ha tradotto nel tempo, con non comune dedizione, in magnifica pittura.
All’inaugurazione, nel pomeriggio del 9 luglio scorso, oltre agli ospiti della Casa, al Sindaco di Montecosaro e alla Direttrice Monica Pennesi, erano presenti numerosi amici ed estimatori dell’artista provenienti da varie città della provincia e della regione.
Lucio Del Gobbo

 
    Associazione culturale "Alberto e Umberto Peschi" per le Arti Visive  - 62100 Macerata, via G.Verdi 10A;  email:  associazionepeschi@virgilio.it
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